Ottime notizie per i pensionati: arriva una maggiorazione di addirittura 2.000 euro. Vediamo di cosa si tratta e a chi spetta.
In arrivo una maggiorazione di ben 2.000 euro sulle pensioni. Il beneficio, però, non riguarderà tutti i pensionati. Vediamo i dettagli.
Il nodo delle pensioni resta il più difficile da sciogliere. Uscire dalla gabbia della legge Fornero, per il momento, pare impossibile a meno di non accettare il ricalcolo di tutti gli assegni previdenziali con il sistema contributivo. Questo però significherebbe accettare pensioni decisamente più basse.
C’è una legge del 1988 che, invece, consente di beneficiare di una maggiorazione sulla pensione. In Italia le pensioni sono tra le più basse d’Europa e, in più, vengono tassate come gli stipendi. Grazie a questa legge poco conosciuta molti pensionati, tuttavia, potranno ricevere una maggiorazione di ben 2.000 euro sulla propria pensione.
Maggiorazione di 2.000 euro sulla pensione: ecco a chi spetta
2.000 euro in più sulla pensione. Non è un sogno. C’è una legge del 1988 che prevede la possibilità di ricevere questo incremento ma solo se sussistono determinate condizioni. Vediamo chi può ricevere 2.000 euro in più sull’assegno mensile.
Non tutti lo sanno ma chi percepisce il trattamento minimo dell’Inps ha diritto a beneficiare di una maggiorazione. Per il 2024 il trattamento minimo per chi ha meno di 75 anni, corrisponde a 598,61 euro. Ma chi ha un’età compresa tra i 60 anni e i 64 ha diritto ad una maggiorazione di 25,86 euro al mese. Raggiunti i 69 anni la maggiorazione, invece, diventa di 82,64 euro al mese.
Se oltre a ciò un pensionato ha versato, durante la sua carriera lavorativa, almeno 25 anni di contributi, allora la maggiorazione sale fino a 136,44 euro al mese. Pertanto l’assegno previdenziale mensile arriverà ad essere ben più alto di 598,61 euro e, in un anno, si avrà una maggiorazione complessiva di 1.617,00 euro.
Bisogna fare attenzione ad un punto: queste maggiorazioni non sono automatiche ma è necessario fare richiesta all’Inps per ottenerle. Chi, pur avendo diritto ai suddetti incrementi, non li ha richiesti, avrà diritto anche agli arretrati relativi agli ultimi 5 anni. Le buone notizie non sono finite qui: infatti a luglio molti pensionati riceveranno la quattordicesima. Questa prestazione spetta solo a persone con almeno 65 anni – già compiuti- e con un assegno previdenziale mensile che non superi di 2 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.
L’importo della quattordicesima non è lo stesso per tutti ma varia sia in funzione della pensione che una persona percepisce, sia in funzione degli anni di contributi versati. In questo caso il pensionato non deve fare nessuna richiesta all’Inps ma è lo stesso istituto di previdenza sociale che, in base ai calcoli, eroga in automatico questa prestazione a coloro che ne hanno diritto.