Arriva il Decreto Autovelox: ecco le novità che dovranno aspettarsi tutti gli automobilisti. Cosa bisogna sapere, e cosa cambierà.
Gli automobilisti sono sicuramente una delle categorie maggiormente penalizzate dal carovita crescente. Il costo della benzina, in alcuni luoghi, è tornato a toccare il costo dei 2 euro per litro, talvolta anche superandolo. Oltre a questa spesa quotidiana, bisogna tener conto di tutte le spese per il mantenimento del veicolo, che portano ad una media di spesa mensile abbastanza importante. E un’altra battaglia che sta conducendo la categoria degli automobilisti, è quella relativa agli Autovelox.
Questi dispositivi, molto spesso, risultano non essere segnalati o posizionati in punti definiti impropri, e per cui a valle delle numerose sanzioni arrivate, sono altrettanti i ricorsi che sono stati inviati. Ma ecco che arriva una importante novità: arriva il Decreto Autovelox che spazzerà via ogni dubbio, e che regolamenterà questo tema una volta per tutte. Cosa bisogna sapere e quali sono i rischi che ora corrono i guidatori?
Decreto Autovelox: cosa cambia?
L’Italia risulterebbe essere il paese europeo con numero maggiore di Autovelox installati. Ma spesso e volentieri, come da segnalazioni di automobilisti, la segnalazione di questi strumenti non c’è sulle strade oppure non sono segnalati in modo corretto, e di conseguenza molte sanzioni sono state impugnate e molto spesso, anche annullate a seguito di numerosissimi ricorsi. Tanto definita una piaga, che in Piemonte si era diffuso Fleximan, che andava girando per le strade abbattendo questi macchinari.
Dopo anni di proteste e richiesta di regolamentazioni, ecco che è in dirittura di arrivo il Decreto Autovelox. Infatti, i Ministri attenzionati, stanno definendo le ultime firme per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e stabilire una regolamentazione precisa e definita, circa il modo, l’utilizzo, la posizione e alti generi di usi e modalità. Cos cambierà, quindi, sui dispositivi, e per tutti gli automobilisti?
Cosa prevede?
I dispositivi già posizionati, quindi in essere, subiranno la definizione delle nuove modalità di collocazioni delle postazioni di controllo, e queste varranno anche per quelli nuovi che saranno installati. Sarà l’ente proprietario della strada a valutare l’installazione delle postazioni fisse, anche sotto richiesta delle forze dell’ordine. I dispositivi subiranno una revisione, omologazione e taratura dei sistemi, come già previsto dal decreto MIT n. 282 del 13 giugno 2017.
Ma le distanze minime di preavviso sono ancora oggetto di discussione, ed è il tema che maggiormente porta alle contestazioni degli automobilisti. Per le autostrade, e strade extraurbane principali, è di 250 metri; 150 metri per le extraurbane secondarie e a scorrimento veloce che superi i 50 km/h e di 80 metri per gli altri itinerari. Non resta che attendere la pubblicazione ufficiale per poter leggere tutte le modifiche e integrazioni ufficiali.