Recenti studi hanno affermato che l’Italia sarà soggetta a numerosi eventi climatici estremi. Quali sono le regioni che rischiano di più?
Il riscaldamento globale ha portato l’insorgenza di diversi eventi climatici. Hanno messo in difficoltà molte nazioni in tutto il mondo, e continuano a farlo in maniere differenti. La preoccupazione più grande è lo scioglimento dei ghiacci, che si pensa avverrà fra diversi anni molto velocemente. Ma ancora di più si teme per un aumento degli eventi climatici estremi, i quali potrebbero diventare un problema anche in Italia.
A confermarlo sono gli studi portati avanti in questi anni. Basti pensare che dal 2003 al 2020 hanno provocato 378 decessi in totale. Queste situazioni riguardavano frane, valanghe, tempeste e inondazioni. Tutte circostanze differenti fra loro e che mettevano in difficoltà chiunque: non sono degli eventi facilmente gestibili. Alla luce di queste situazioni l’ENEA ha voluto creare una mappa per indicare quali sono le zone più a rischio.
Per esporre i dati hanno indicato le aree con il maggior numero di decessi. L’indagine ha affermato che il Trentino-Alto Adige (73 decessi), la Lombardia (55 decessi), la Sicilia (35 decessi), il Piemonte (34 decessi), il Veneto (29 decessi) e l’Abruzzo (24 decessi) sono attualmente a rischio. Quelle con il pericolo più grande sono l’Emilia-Romagna, la Calabria, la Liguria e il Val d’Aosta, considerati dei territori soggetti a eventi climatici estremi.
Ma c’è dell’altro di cui parlare. Lo studio ha affermato pure che il 50% dei 247 comuni italiani ha almeno un decesso vicino a centri montani o poco abitati. Il rischio di mortalità aumenta poiché gli eventi meteo-idrogeologici rendono fragili le aree. E come se non bastasse la zona stessa ostacola l’arrivo degli interventi di soccorso. Secondo i dati mostrati è probabile che anche la gestione del territorio influenzi il rischio, facendolo aumentare sempre di più.
L’ENEA riferisce che frane e alluvioni si stanno intensificando giorno dopo giorno. Causano un numero di decessi impressionante e che non accenna ad arrestarsi. Sono milioni gli abitanti che rischiano di subire questi eventi climatici, con un 90% dei comuni soggetto a questi pericoli. L’Italia dovrà prendere una posizione ferrea in questa situazione quanto prima. Non può essere sottovalutata per nessun motivo al mondo. Per il momento non ci sono altri dati rilevanti sulla situazione.
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