Una scadenza fissata al primo maggio, spingerà una categoria specifica di lavoratori ad affrettarsi a presentare domanda: cosa succede.
Per diversi cittadini italiani è già tempo di scadenze, la prima di questa è fissata per il prossimo 1 maggio e riguarda alcuni lavoratori italiani che potranno optare per la pensione anticipata. Il diritto spetterà a diversi lavoratori che per diverso tempo hanno svolto una carriera lavorativa in tutti quei lavori che sono ritenuti faticosi e logoranti. Seppur in pochi lo sanno, la legge tutela maggiormente coloro che svolgono queste attività. Tutti questi mestieri sono infatti elencati nel Dlgs n. 67 del 2011.
Per andare in pensione con i lavori usuranti, non sempre basta rientrare in una categoria specifica. Tutti gli interessati dovranno soddisfare altri due requisiti: l’età e l’anzianità contributiva minima entro l’anno. Chi vuole andare in pensione dovrà quindi avere 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 di contributi.
Proprio questo requisito viene indicato come Quota 96,7 ed indica il tipo di pensione riservata a chi ha svolto lavori usuranti in carriera. Adesso quindi è possibile scoprire tutti i requisiti e soprattutto i dettagli della domanda da presentare.
Le domande di pensione per lavori usuranti devono essere presentate entro il 1 maggio 2024 all’INPS. Questo non rappresenta una richiesta di liquidazione dell’assegno pensionistico, ma piuttosto un’istanza di accertamento dei requisiti necessari per ottenere la pensione anticipata. L’INPS esaminerà l’età anagrafica, il montante contributivo e la documentazione relativa all’attività svolta per la quale il lavoratore può beneficiare dell’uscita anticipata. I datori di lavoro trasmettono ogni anno all’INPS, entro la fine di marzo, il modello “AP45” che attesta la tipologia di lavoro svolto dal dipendente.
Se l’INPS conferma positivamente le verifiche, sarà compito del lavoratore presentare successivamente la domanda di pensione. Per i lavoratori autonomi, invece, sarà necessario presentare documentazione idonea dalla quale risulti il tipo di lavoro svolto.
Le domande pervenute dopo il 1 maggio 2024 non saranno rigettate dall’INPS, ma comporteranno un ritardo nel pagamento dell’assegno pensionistico. Il differimento del pagamento sarà di uno, due o tre mesi a seconda del momento in cui viene presentata la domanda: dal 2 maggio al 1° giugno 2023; dal 2 giugno al 31 luglio 2023; o dopo il 1° agosto 2023.
È quindi consigliabile considerare la prima scadenza utile per presentare la domanda. Per quanto riguarda il requisito dei contributi è importante notare che non è necessario aver svolto lavori usuranti per l’intero periodo di contribuzione. La legge prevede che sia sufficiente aver svolto lavori usuranti per almeno 7 anni nell’ultimo decennio, per 6 anni negli ultimi sette o per la metà della vita lavorativa.
I lavori usuranti che consentono di accedere alla pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi includono quelli svolti di notte, a turni, alla linea di catena, in galleria, cava o miniera, nei cassoni ad aria compressa, dai palombari e molti altri elencati nella legge. Queste disposizioni offrono la possibilità di andare in pensione anche per coloro che hanno svolto lavori faticosi per un periodo limitato, purché tali lavori rientrino nelle categorie specificate dalla legge.
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