La poesia e l’astronomia si incontrano nell’evento “Poetry for the sky”

 

Il fascino delle parole incontra i misteri del cielo in un evento unico. Ecco tutto quello che dovete sapere su Poetry for the Sky

Cominciamo subito con le informazioni importanti in modo tale che possiate segnarvele e non mancare a questo evento unico che si terrà a Roma.

Solo domani, 21/03/2024 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, in via Nazionale, 194 si terrà Poetry for the sky, un evento dedicato alla bellezza della poesia e al suo intrecciarsi con l’atmosfera unica del cielo.

Poetry for the sky: quando la poesia incontra l’astronomia

L’evento vedrà come protagonisti sei giovani artisti che si sfideranno sul palco in una gara all’ultima rima.

Le poesie che dovranno inventare per l’occasione, racconteranno in qualche modo il cielo: la meraviglia e la curiosità che suscita in studiosi e ricercatori ma anche nelle persone comuni dall’alba dei tempi. L’uomo, infatti, da sempre è affascinato dal cielo, da prima ancora che venissero inventati gli strumenti per poterlo indagare.

Lorenzo Maragoni, poeta e performer e Chiara Di Benedetto, di Studio Bleu, presenteranno l’evento di poetry slam tanto atteso.

Qual è lo scopo dell’iniziativa?

L’obiettivo di questo evento è dare un nuovo punto di vista sull’astronomia, provare a raccontarla a parole invece che a numeri, e la data non è certo stata scelta a caso: il 21 marzo è proprio la Giornata Mondiale della Poesia.

Luna
La luna come musa ispiratrice di poesie – Unsplash – museodiocesanotorino.it

La poetry slam in questione rientra in un insieme di più eventi organizzati dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). L’iniziativa “Poetry for the Sky” è il risultato di una masterclass triennale che ha visto la partecipazione di giovani artisti immersi nelle sale e nei temi della mostra scientifica “Macchine del Tempo”, collaborando con ricercatori e astronomi dell’INAF, insieme a specialisti della comunicazione.

Come avverrà la sfida all’ultima rima celeste?

I poeti, dopo essere stati a stretto contatto con ricercaori e ricercatrici, avranno modo di addentrarsi a fondo nella realtà complessa e multi-sfaccettata del cielo, perché solo conoscendo qualcosa nel profondo si possono trovare le parole giuste per raccontarla e, in questo caso, per vincere a la sfida.

Sarà il pubblico a decretare il vincitore, ma siamo sicuri che questa sfida al di là del vincitore, saprà unire due mondi che fino ad ora hanno sempre parlato linque diverse. E questa è già una vittoria.

Ecco chi saranno i partecipanti:

Annachiara Vispi
Giuliano Logos
Gabriele Ratano
Giulia Sara Arcovito
Martina Lauretta
Olympia

Cosa ne penserebbe Leopardi?

Probabilmente Giacomo Leopardi avrebbe partecipato volentieri a questa iniziativa, e siamo abbastanza sicuri che l’avrebbe vinta a mani basse.

Le sue poesie, infatti, sono un esempio di incontro meraviglioso tra poesia e cielo. Il poeta traeva spesso l’ispirazione poetica proprio alzando lo sgaurdo verso la luna e le stelle.

Ecco le sue poesie più famose, in cui ha saputo raccontare a parole la bellezza senza tempo dell’universo:

  • “Il Sabato del Villaggio”:  in questa poesia, Leopardi descrive il cielo notturno e le stelle sopra il villaggio, creando un’atmosfera di serenità e contemplazione, la stessa che probabilmente stava vivendo lui mentre scriveva la poesia.
  • “Canto Notturno di un Pastore Errante dell’Asia”: una poesia lunga e complessa in cui Leopardi esplora temi di solitudine e desiderio di libertà, usando il cielo notturno come sfondo per le riflessioni del pastore errante. Si tratta di un esempio concreto di quanto il cielo ci faccia porre domande e mettere in dubbio le nostre convinzioni.
  • “A Silvia”: pur non essendo strettamente centrata sul cielo, questa poesia fa riferimento al cielo stellato come sfondo del paesaggio in cui il poeta incontra la sua amata Silvia. E quindi il cielo viene anche vissuto come spettatore silenzioso di un sentimento potente.
  • “La quiete dopo la tempesta”: in questo caso, Leopardi usa l’immagine del cielo sereno dopo una tempesta per simboleggiare la tranquillità che segue il dolore e la sofferenza.
  • “Alla Luna”: forse una delle più famose poesie di Giacomo Leopardi, probabilmente non ha bisogno di spiegazioni. Il componimento è dedicato alla luna, regina del cielo notturno che da sempre evoca nostalgia e romanticismo in chi la osserva..

Parole diverse, stesso sentimento

Lo slam poetry di domani probabilmente avrà dei toni e dei vocaboli più moderni rispetto a quelli utilizzati dal buon Leopardi, ma siamo sicuri che il fascino sarà il medesimo: quando si tratta di descrivere il cielo non importa da che epoca vengano tratte le parole, il sentimento è sempre lo stesso, quel mix di ammirazione, romanticismo, timore e ammirazione che da sempre rende la realtà celeste così interessante per l’uomo.

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