A 15 anni dal terremoto, il capoluogo abruzzese ha battuto la concorrenza di altre nove città
L’Aquila sarà la Capitale italiana della Cultura 2026, ad annunciarlo è il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel corso di una cerimonia nella sala Spadolini del Ministero. A 15 anni dal terremoto, il capoluogo abruzzese ha battuto la concorrenza di altre nove città: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). La giuria presieduta da Davide Maria Desario, ha premiato all’unanimità il progetto aquilano di “recupero dell’identità“. Il progetto L’Aquila Città Multiverso punta sulla Cultura “intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità“, il “forte collante con i territori circostanti” e “la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario“.
A disposizione del capoluogo dell’Abbruzzo un milione di euro per lo sviluppo di un progetto che punta alla “creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i 4 assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale“.
Il sindaco ha sottolineato che “questo riconoscimento non è un risarcimento, ma un elemento intorno a cui ricostruire il tessuto sociale. La cultura è un elemento fondante, è il recupero dell’identità e voglia di emancipazione”. “Garantiamo che saremo all’altezza del compito che oggi ci assegnate“, ha promesso Pierluigi Biondi, dopo la proclamazione. “Il riconoscimento si estende a tutto il territorio va dal cratere sismico fino alle aree appenniniche che nei secoli hanno subito una grande spoliazione, una perdita di centralità”. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha definito la vittoria “un ulteriore segnale di rinascita e di crescita per l’intero Abruzzo“.
L’Aquila si era candidata già nel 2021 ma quell’anno fu scelta Procida come Capitale della Cultura 2022. “Ho provato quasi un dispiacere fisico a dover premiare una città sola“, ha detto Sangiuliano, “comunque L’Aquila è una città ricca di storia e d’identità e merita certamente di essere capitale della cultura. Avrei voluto dare questo riconoscimento a tutte le città che erano candidate, adesso studieremo un modo per coinvolgerle in questo momento“. Il progetto “si espanderà a tutto l’Abruzzo, parliamo della regione che ha dato i Natali a Benedetto Croce, nato a Pescasseroli o ai fratelli Spaventa, nati a Bomba, nel Chietino“.
Federica Zalabra, direttore regionale dei Musei d’Abruzzo, ha spiegato: “Dal 2026 il Museo diventerà una piazza, una moderna agorà, un centro di coesione sociale. La progettazione degli spazi renderà il museo un dinamizzatore di comunità di riferimento. Saremo la Casa della cultura dell’Aquila“.
“È una grandissima emozione, una vittoria difficile. Il fatto che la Giuria abbia riconosciuto L’ Aquila all’unanimità ci dà il sigillo dell’eccellenza di quello che la nostra città è stata capace di presentare con il supporto della Regione Abruzzo che ora con il nuovo Consiglio regionale non appena sarà insediato provvederemo a individuare anche le risorse”, ha detto Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo.
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