Morbillo casi in aumento, chi deve fare il test sierologico? Le nuove direttive

Aumentano in Italia i casi di morbillo. Ecco chi sono le persone che, secondo i medici, devono effettuare i test sierologici.

Il morbillo è una malattia altamente contagiosa. Sebbene in molte parti del mondo l’abbiano considerata una malattia sotto controllo grazie ai programmi di vaccinazione diffusi, negli ultimi anni si è assistito a un aumento dei casi riportati in diverse aree. Anche in Paesi dove la malattia era virtualmente eliminata. Ecco, allora, chi deve fare il test sierologico alla luce dell’aumento dei casi. 

Morbillo, test sierologici
Preoccupante aumento dei casi di morbillo – (Museodiocesanotorino.it)

Il morbillo si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza, ma può diventare molto più grave, soprattutto nei bambini piccoli e negli adulti non vaccinati. I sintomi comuni includono febbre, tosse, raffreddore, congiuntivite e una caratteristica eruzione cutanea rossa che si diffonde dal viso al resto del corpo. Nei casi più gravi, il morbillo può portare a complicazioni come polmonite, encefalite (infiammazione del cervello) e persino morte.

La chiave per prevenire il morbillo è la vaccinazione. Il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia (MMR) è estremamente efficace nel prevenire la malattia e ha dimostrato di essere sicuro nel corso di decenni di utilizzo diffuso. La maggior parte dei bambini riceve il vaccino MMR in due dosi: la prima intorno all’età di 12-15 mesi e la seconda tra i 4 e i 6 anni. Gli adulti che non sono stati vaccinati in precedenza o che non hanno completato il ciclo di vaccinazione possono anche ricevere il vaccino MMR.

Casi di morbillo in aumento: chi deve fare il test sierologico?

Nonostante i notevoli progressi nella prevenzione del morbillo attraverso la vaccinazione, negli ultimi anni sono stati segnalati diversi focolai di malattia in varie parti del mondo. Le cause di questi focolai possono essere varie, tra cui il rifiuto della vaccinazione da parte di alcuni individui o comunità, la mancanza di accesso alle vaccinazioni in alcune aree e la diminuzione delle coperture vaccinali a causa di false informazioni o timori infondati.

Morbillo, test sierologici
Casi di morbillo in aumento: chi deve fare il test sierologico? – (Museodiocesanotorino.it)

Recenti dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità mettono in luce un preoccupante aumento dei casi di morbillo nel nostro Paese. Con 213 casi riportati solo negli ultimi quattro mesi, questa epidemia sta prendendo piede su vasta scala, con un’incidenza particolarmente elevata nella fascia di età compresa tra i 15 e i 40 anni, soprattutto tra coloro che non sono stati vaccinati.

L’incremento dei casi ha sollevato l’allarme tra i medici di famiglia, che stanno intensificando i loro sforzi per monitorare la diffusione della malattia. A tal fine, stanno aumentando l’utilizzo dei test sierologici, strumenti fondamentali per individuare eventuali casi e prevenire la propagazione del morbillo. Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che la maggior parte delle persone colpite appartiene alla categoria dei non vaccinati. Questo fenomeno sottolinea l’importanza cruciale della vaccinazione nella prevenzione del morbillo e delle sue conseguenze potenzialmente gravi.

I medici di famiglia stanno adottando un approccio attento e proattivo per gestire la contagiosità di questa epidemia. Oltre a monitorare da vicino i propri pazienti, stanno prescrivendo test sierologici ai non vaccinati, consentendo loro di verificare se sono stati esposti al virus e adottare le misure necessarie per proteggere la propria salute e quella degli altri.

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