Scuola, un istituto chiuderà per la festa di fine Ramadan. Per Salvini e Valditara è “inaccettabile”

Gli Istituti non possono stabilire nuove festività in modo diretto o indiretto“, ha dichiarato Giuseppe Valditara 

L’istituto comprensivo ‘Iqbal Masih’ di Pioltello, nel Milanese, chiuderà in occasione della festa di fine Ramadan, sfruttando la facoltà di adattare il calendario scolastico in base alle esigenze del Piano dell’Offerta Formativa, conferita dal Regolamento dell’autonomia alle istituzioni scolastiche. La scuola ha così preso accordi con gli Enti Locali per la definizione del calendario differenziato e ha scelto di utilizzare uno dei tre giorni di vacanza discrezionali, che si aggiungono a quelli stabiliti dall’Ufficio scolastico regionale, per la fine del Ramadan. Il ministro Valditara e Salvini non sono d’accordo e attaccano la decisione dell’Istituto. 

Le dichiarazioni di Valditara e Salvini

Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha scritto su X: “In relazione al caso della scuola di Pioltello che ha deciso di sospendere le lezioni in occasione del Ramadan ho chiesto agli uffici competenti del Ministero di verificare le motivazioni di carattere didattico che hanno portato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l’ordinamento”. “Gli Istituti non possono stabilire nuove festività in modo diretto o indiretto“, ha aggiunto Giuseppe Valditara commentando la decisione presa da una scuola di Pioltello, nel Milanese. “Il mio obiettivo è far rispettare la legge, la legalità, le regole. Il calendario scolastico lo definisce Regione Lombardia. Le scuole possono derogare per esigenze comprovate legate al piano dell’offerta formativa“.

Salvini
Salvini | ANSA/RICCARDO ANTIMIANI – Museodiocesanotorino.it

L’ufficio scolastico regionale della Lombardia, che è un organo del ministero, sta facendo delle verifiche. L’ufficio scolastico regionale sta verificando innanzitutto se la delibera” con la quale la scuola ha scelto di chiudere in occasione della fine del Ramadan “è stata motivata, perché le delibere in deroga al calendario regionale devono essere sempre motivate“. E, “in secondo luogo se effettivamente questa deroga corrisponde a delle esigenze di natura didattica legate al piano dell’offerta formativa. Dopodiché l’ufficio scolastico regionale farà le sue opportune valutazioni. E’ un problema di rispetto della legge e delle regole“, ha concluso il ministro.

È intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini, scrivendo su X: “Mentre qualcuno vuole rimuovere i simboli cattolici, come i crocifissi nelle aule, per paura di ‘offendere’, in provincia di Milano una preside decide di chiudere la scuola per la fine del Ramadan“. “Una scelta inaccettabile, contro i valori, l’identità e le tradizioni del nostro Paese. Non è questo il ‘modello’ di Italia ed Europa che vogliamo“, ha aggiunto.

Le dichiarazioni di Frassinetti e Sasso

Il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha detto: “Condivido quanto detto dal Ministro Valditara in relazione al caso della scuola di Pioltello che ha deciso di sospendere le lezioni in occasione del Ramadan. È giusto che gli uffici competenti del Ministero verifichino le motivazioni di carattere didattico che hanno determinato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l’ordinamento. La prima nostra preoccupazione è quella di non ledere il diritto allo studio di alcuno”. 

Il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, che dunque rincara la dose dalle fila della Lega in merito alla vicenda. “La nostra identità non può essere messa a rischio da professori e presidi di sinistra che prima vogliono togliere il crocifisso dalle classi ed eliminare la tradizione del presepe, e ora propongono addirittura di chiudere la scuola per il Ramadan 2024. Questo non vuol dire includere ma cancellare la nostra storia e i nostri valori. Inaccettabile“.

Il preside: “Segno di inclusione e rispetto, niente polemiche”.

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