La NASPI è una misura di welfare destinata a chi ha perso un lavoro. Ma si può accettare un impiego mentre la si percepisce?
La NASPI, o Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, rappresenta un sostegno economico temporaneo per coloro che perdono involontariamente il proprio posto di lavoro. Tuttavia, ciò non impedisce di accettare un nuovo impiego durante il periodo di percezione della NASPI. Esistono delle soglie di reddito compatibili con questa indennità di disoccupazione, stabilite dall’INPS e soggette ad aggiornamenti periodici per tenere conto di eventuali cambiamenti normativi.
La NASPI è un’indennità di disoccupazione introdotta nel 2015 che fornisce un supporto finanziario ai lavoratori che hanno perso il proprio impiego e che rispettano determinati requisiti. Gestita dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), la NASPI mira a fornire un aiuto economico durante il periodo di ricerca di un nuovo lavoro.
Ormai sappiamo bene che per avere diritto alla NASPI, i lavoratori devono soddisfare una serie di requisiti, tra cui aver perso involontariamente il proprio lavoro e ver versato un numero minimo di contributi negli ultimi quattro anni. È sbagliato credere che durante la NASPI non si possa cercare (e trovare) un nuovo impiego. Ecco cosa dice l’INPS sul punto.
Il Messaggio n. 1414 del 9 aprile 2024 dell’INPS ha nuovamente stabilito le soglie, confermando che durante il periodo di percezione della NASPI o della DIS-COLL (Disoccupazione per lavoratori a termine di collaborazione), è possibile svolgere un lavoro retribuito. Tuttavia, il reddito derivante da questa attività sarà compatibile con l’indennità di disoccupazione, ma verrà ridotto proporzionalmente. È importante rispettare i limiti annuali di reddito da lavoro, poiché superarli comporterebbe la perdita dell’indennità di disoccupazione.
Secondo le modifiche apportate dal D. Lgs n. 216/2023, l’INPS ha indicato i limiti reddituali per gli anni 2023 e 2024 al fine di determinare la compatibilità con le prestazioni di disoccupazione NASPI e DIS-COLL. Ad esempio, il limite di reddito annuo da lavoro dipendente/parasubordinato è pari a 8.173,91 euro per il 2023 e 8.500 euro per il 2024. Per il lavoro autonomo, il limite è stabilito a 5.500 euro per entrambi gli anni.
Inoltre, il Messaggio conferma che le prestazioni di lavoro occasionale sono compatibili con la NASPI e DIS-COLL nei limiti di 5.000 euro annui. Si ricorda che è obbligatorio comunicare all’INPS il reddito presunto derivante da un nuovo impiego durante il periodo di percezione dell’indennità di disoccupazione.
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