I Paesi alleati Nato invieranno in Ucraina più sistemi per la “difesa aerea, in particolare missili Patriot”
L’Ucraina denuncia la carenza di armi. La situazione sul campo di battaglia in Ucraina “resta seria”, dice il segretario generale della Nato. Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles sottolinea: “All’Ucraina servono più munizioni, più difesa aerea e più aiuti“. Alcuni ufficiali ucraini affermano che: “Il quadro militare è cupo e c’è il grande rischio che le linee del fronte crollino ovunque i generali russi decidano di concentrare la loro offensiva”. A Kharkiv sono stati colpiti due quartieri residenziali popolati e le vittime e tra le vittime ci sono tre operatori dell’emergenza. Intanto si prevede che venga messo in atto, tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, il piano della Russia con un nuovo attacco, secondo gli analisti, nella regione di Kharkiv o di Zaporizhzhia, lungo il fronte meridionale.
Jens Stoltenberg delinea il quadro
Il segretario generale della Nato prevede due possibili scenari in Ucraina: “Il primo prevede che gli alleati della Nato siano in grado di mobilitarsi per fornire ulteriore supporto e che l’Ucraina riesca a riconquistare territori. L’altro scenario, invece, prevede che non riusciremo a fornire supporto. C’è la reale minaccia di ulteriori progressi della Russia, con la conquista di altri territori: a quel punto ci troveremmo in una posizione ancora più pericolosa“. “Il fatto è che l’unica via per raggiungere una pace duratura e giusta in Ucraina è avere robuste forze ucraine, perché è il solo modo per convincere Vladimir Putin del fatto che non può vincere sul campo di battaglia, che si deve sedere al tavolo e negoziare un qualche tipo di soluzione accettabile“, con l’Ucraina che rimane una “nazione indipendente”, continua. Il rischio in prospettiva è che la Russia sfondi e, a quel punto, Putin avrà una base ancora più solida per dettare condizioni ad un eventuale tavolo.
“Mi compiaccio del fatto che gli alleati continuano ad aumentare il sostegno a Kiev, con nuovi annunci negli ultimi giorni, inclusi 600 mln di euro dalla Germania per l’iniziativa a guida ceca, come pure 10mila droni dal Regno Unito, più missili e veicoli blindati dalla Francia e un nuovo pacchetto di aiuti dalla Finlandia che vale 188 milioni. Ma dobbiamo fare ancora di più“, dice.
I Paesi alleati Nato invieranno in Ucraina più sistemi per la “difesa aerea, in particolare missili Patriot. La Russia spinge sulla linea del fronte ed è pronta a sacrificare uomini e materiali per ottenere guadagni marginali, ma naturalmente è una situazione seria”. “Se consegniamo quello che dovremmo, sono assolutamente fiducioso che l’Ucraina sia in grado di compiere progressi. È esattamente per questo che c’è urgenza di mobilitare più aiuti per l’Ucraina“, ha concluso.
Le dichiarazioni del portavoce del Cremlino
“Le relazioni tra Russia e Nato sono scivolate al livello di un confronto diretto“, ha detto Dimitry Peskov, portavoce del Cremlino. “L’Alleanza è già coinvolta nel conflitto intorno all’Ucraina e continua il suo movimento e l’espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini. La Nato continua il suo movimento verso i nostri confini, l’espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini. Creata come strumento di confronto, l’Alleanza continua a mostrare la sua essenza“, ha aggiunto.